Chissà se al Liga fischiarono le orecchie
Roma, anni Novanta. In un piccolo Liceo Classico di periferia, accompagniamo una classe, la Quarta D, dal primo anno alla Maturità. Accadimenti che si susseguono e si intrecciano in un caleidoscopio di immagini colorate, talvolta sbiadite, altre accese. Scritte infami sui muri, traduzioni bislacche dal latino, Kurt Cobain che si spara in bocca, amori non corrisposti, professori esigenti e severi e poi uno studente che si lancia nel vuoto. E quella domanda, eco perenne che non cessa: di chi la colpa?
Anna Pasquini nasce nel 1979 a Roma, dove vive e lavora come Assistente Personale del CEO di un'industria spaziale. Diplomata al Liceo Classico, ha coltivato molte passioni e svolto vari lavori prima dell’attuale. Ha vissuto due mesi in Giappone e un anno negli Stati Uniti. Dal 2017 ha partecipato a molti concorsi letterari nazionali, ottenendo discreti risultati. Ha pubblicato le antologie "Quando andavo in bicicletta – Racconti in ordine sparso" (2018, Akkuaria); "Fotografie scomposte" (2018, Antipodes); "Misticanza" (2019, Pav Edizioni). "Chissa se al Liga fischiarono le orecchie" è il suo primo racconto lungo.